Paola Varalli

Architetto per la pagnotta e scrittrice per passione, Paola Varalli nasce sul lago Maggiore e vive tra Milano e il lago di Como.

Ha pubblicato tre gialli con Fratelli Frilli editori, con le “squinzie” come protagoniste, due amiche con la propensione ad indagare e a ficcarsi nei guai.

Con Todaro editore è uscita con due racconti lunghi sulle antologie Quattro volte Natale e Odio l’estate, e nel maggio 2023 ha visto le stampe il suo ultimo lavoro dal bizzarro titolo di “Tira, mòlla e messèda” (le indagini del bar William), giallo che si svolge negli anni ottanta nella Milano da bere. Pino e Marietto, un idraulico e un gommista sui generis indagano nel “borgh di ortolan”, la zona di via Sarpi, Canonica, Piero della Francesca, ingollano bianchini spruzzati e forse riusciranno a salvare una persona in pericolo.

La scrittura di Paola Varalli è ironica, frizzante. Ama i giochi di parole e l’enigmistica, i suoi personaggi potrebbero essere gli amici della porta accanto, a loro è facile affezionarsi ma poi si scopre che potrebbero celare qualche mistero.

Ama il cioccolato, i cavalli, trafficare col legno e camminare nei boschi.

Non riesce a stare senza scrivere per troppo tempo.

Ha finora pubblicato:

Romanzi

Tira, molla e messeda (2023) – Todaro
Giallo al Cimitero Maggiore – Frilli
L’antiquario del Garegnano – Frilli
Incroci obbligati – Frilli

Racconti

4 volte Natale – Todaro
Odio l’estate – Todaro

Alba tragica

Tornano i protagonisti di “Tira mòlla e messèda”: l’idraulico Pino, il virile gommista Mario, Eddy la buttafuori e Viliam il barista. Anche questa volta il romanzo è ambientato nella Milano degli anni ’80 e in particolare nel Bar William, in zona Paolo Sarpi, luogo delle riunioni investigative e degli aperitivi a base di “biciclette” dell’improbabile quartetto. Il crimine su cui indagheranno i nostri detective sui generis è la sparizione di Ornella, la dolce infermiera di cui si è invaghito Pino. La ricerca della ragazza scomparsa si spinge anche fuori dai confini milanesi, sul lago di Como, in una baita sperduta sulle montagne che lo circondano. E allora cosa c’entra una foto del Far West in copertina? Lo scoprirete solo leggendolo.