Davide Zardo è nato a Milano il 3 agosto del 1963.
Ex tipografo, lavora dal 2006 come giornalista pubblicista per alcuni settimanali della provincia di Pavia e per le pagine della Regione Lombardia del quotidiano “L’Avvenire”.
Appassionato di cinema e letteratura poliziesca, scrive poesie, compone musica per pianoforte e per hobby disegna vignette
Vive a Mede, in provincia di Pavia con la moglie e un figlio. Aveva un cane di nome Charlie, “volato sul ponte” nel 2015, che ogni tanto gli riappare in sogno.
Per Giallomania edizioni nel 2014 ha pubblicato la raccolta di racconti “Nebbie e altri miracoli”.
Ama il pollo alla diavola, i capelli d’angelo, i sigari, il vino e la birra. E aspetta con trepidazione l’autunno per indossare il trench dei suoi tenenti preferiti: Sheridan e Colombo.
La misteriosa morte di un uomo politico, un’antica calzatura rubata, un monumento in pericolo. È un Carnevale poco divertente e molto movimentato quello che il commissario Demetrio Spada si trova a vivere per le strade di Vigevano, seguendo le tracce di un fantasma tra le mura del casello visconteo, i portici di Piazza Ducale e le campagne della Sforzesca. Non uno spettro qualunque, ma addirittura quello di Beatrice d’Este, sposa di Ludovico il Moro. Quando poi la giunta comunale inizia a venire decimata, e le impronte insanguinate della Duchessa cominciano a comparire un po’ troppo spesso, per il poliziotto i dubbi si moltiplicano. In una corsa contro il tempo, Spada si trova a fare i conti con una città sull’orlo della rivolta, tra minacce terroristiche e l’ombra della mafia russa.